Comincio sempre pensando questa volta non ce la faccio, poi...Pensavo di non riuscire a passare persino l'esame di quinta elementare, eppure.Pensavo di non riuscire a passare l'esame di terza media, la maturità, la patente, l'esame di ammissione all'università.Ho pensato "questa volta non ce la faccio" tutte le volte, la notte prima di ogni singolo esame all'università. Ho pensato seriamente di non riuscire a scrivere la tesi, e il giorno della laurea ho pensato di non presentarmi neppure. Poi ho avuto l'ardire di iscrivermi pure al master.Pensavo non mi prendessero mai per quel lavoro, e e poi?
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Mi organizzo.
Devo riorganizzarmi da capo.La mia casa sembra esplosa.Il lavoro si accumula e sono sconcentrata.Voglio più tempo per me.Vorrei giocare con le bimbe serena, e non con il pensiero costante a tutte le cose che dovrei fare e non ho ancora fatto.Normalmente mi alzo alle 7. Per le 7.30 Alice è giù fuori casa con il babbo, per le 8 Dalia dorme. A questo punto io mi preparo e vado in ufficio oppure mi siedo nel mio studio e controllo posta e social network vari, poi comincio a lavorare. Quando Dalia si sveglia la porto dalla nonna. A mezzogiorno interrompo, le do da mangiare, mangio io e poi la e poi?
Semplice.
[sém-pli-ce]SIGN Facile; composto da un solo elemento; sobrio, modesto; erba medicinaledal latino: [simplex], composto dalla radice [sem-] uno solo e da quella di [plectere] piegare. Piegato una sola volta.Nemmeno a dirlo, non si tratta di una parola difficile. È uno dei primi concetti che si impara ad esprimere in una lingua, e vi ricorriamo spessissimo. Ciononostante, l'etimo e le articolazioni del suo significato meritano qualche considerazione.L'etimo ci dice che il semplice non è un origami, piegato mille volte in maniera studiata: invece è qualcosa di piegato una sola volta. Ma e poi?