So che siete curiose, quindi vi accontento.

Come vi raccontavo qualche giorno fa, la mia amica Francesca è stata selezionata per partecipare a Stylist for a day, un concorsoappremi organizzato da Diffusione Tessile (that is l’outlet con capi smarcati di Marella, Max Mara, Max&co). Stylist for a day, cioè ti danno un tema e tu scegli i vestiti adatti a quel tema. Premi: 200 euro di buono a testa per le 3 componenti della squadra vincitrice. Per tutte: 15 euro di buono e buffet libero. Su buffet libero ho accettato al volo.

Oltre a me e Francesca c’era Chiara, una ragazza che fa servizio civile da Francesca. By the way (oggi parlo proprio come una stylist) una ragazza sveglia e in gamba, che mi fa ben sperare sulle nuove leve che avanzano, ché forse non sono tutti rammolliti. Una squadra fortissimi, 3 stili completamente diversi ma ragazze – oh ragazze – ci capivamo al volo.

Consegna della shopping baaaag (sempre più stylist) e del tema: festival rock. 3 stili diversi ma tutte e 3 rockettare inside, abbiamo cominciato a sentire in sottofondo la musica “bon-ci-bon-ci-bon-bon-bon”. Ci mostrano il capo di partenza, una bucket bag nera con catena dorata. Abbiamo altri 7 pezzi da abbinare. 40 minuti per completare il taaask.

Pronti viaaaa. Abbiamo optato per un look da smandrappona cattiva. Cercavamo gli short ma quelli rimasti non ci sfagiolavano. Bisogna anche dire che non è che l’allegra combriccola preppy Marella-Max-and-co sia esattamente rockenroller eh. ‘Na comunione rock?

Vabbuò, partiamo dalle scarpe. Vediamo subito un paio di stiletto molto glam, molto ruock. Nere con listini sul tallone e tacco dorato. Nostre. In cerca di un “main course” prendiamo prima una camicia di pizzo, poi una tunica trasparente.
No.
Un tubino nero stretchissimo.
No.

Poi Chiara porta Lui. Un abito viola, liscio, con intreccio dietro, asimmetrico, schiena scollatissima. Fiquerrimo! È lui.

Completiamo con un capospalla: giubbino jeans a forma di chiodo con cerniere dorate. Catena dorata doppio giro al collo, collana a cappio dorata come cintura, bracciale dorato con fiocco (nota preppy). Ci piace assai, tutte e 3 d’accordo, consegniamo 15 minuti prima. Ecco in una foto orrenda la nostra scelta. La collana non è quella, l’abbiamo cambiata, come diceva Chiara, quella c’ha troppe palle.

Arriva il momento della proclamazione e… surprise: l’armadio vincitore è questo. [nella foto manca un chiodo, secondo me le altre concorrenti l’hanno prelevato e c’hanno menato la giuria]

“E che ci va? Col Trolley?”. Primo commento a caldo di Francesca che, come me, non è assolutamente una persona polemica. Assolutamente no. Con l’aggravante che lei non sa perdere. No no.

Praticamente salta fuori che noi – tutte e 3 – avevamo capito la stessa cosa. Tutte e 3 sbagliando. Questa è sintonia.

Noi ci aspettavamo di dover creare un outfit completo, invece non era necessario. Bisognava mettere insieme 7 pezzi, non necessariamente coordinati fra loro, che si potrebbero trovare aprendo l’armadio di una che sta per andare a un festival rock. Mah.

Perplessa. Ancor più perplessa quando ho visto colei che ha vinto. Ma io non sono polemica né pettegola, quindi non vi dirò che indossava un vestito-sottoveste, di quelli col pizzo su scollatura e orlo, con le blankstone. A fine giugno. Avrei anche la foto, ma non sta bene. Sto solo rosicando.

Mi è durata 3 secondi. Poi al grido di Arraffalacaraffaaaaaa io e Chiara ci siamo buttate sul buffet liquido, mentre Fra ci riempiva i piatti.

Volete sapere cosa ho comprato con il buono?

Niente. Tiè.