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Com’è accoccolante questo treno.

21 marzo 2015 by Siro 9 Comments

treno_accoccolante

Com’è accoccolante questo treno. Peccato che i treni non facciano il solletico.
Tutti i giorni in questo treno incontriamo delle persone, ma le loro labbra non parlano con il loro cuore, che peccato!

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Un giorno una bambina guardava tutti i colori e il suo cuore batteva come delle luci scintillanti.
E le balene cantavano e la bambina non riusciva a credere nei suoi occhi, è che voleva tanto sognare le balene del canto. E sentiva dentro il suo cuore che i colori battevano forte. I suoi capelli scintillanti non vedevano l’ora che lei voleva scoprire un mondo magico di scintillanti cose.
Lei pensava in tutti i suoi mondi, che scintillavano tante luci dentro di sé e guardavano il suo cuore con tanta mente. E tutto stava per scintillare dentro di lei. I suoi passi guardavano il suo cuore scintillante e vedevano il numero 14. Come delle luci che sciavano sopra il suo cuore di amore.
Passava tanto tempo, nessuno poteva mai scintillare negli occhi dei suoi amici: nel cuore in abbondanza si spensero le luci, per sempre chiuso e felice.

 

Le luci scintillanti ballavano sopra le loro teste e insidiavano gli amici di quella bambina nel punto 49.
Ché tutte le sue luci brillavano nel fondo del suo cuore mentre tutto ballava di felicità con la notte molto magica.
Le ballanti cose brillanti che succhiavano, che passavano con tutto il rumore.
Il suo cuore passava vicino a delle mele attorcigliate, belle come gli elefanti che attorcigliavano le code. Ma come il loro cuore brillava da notte a sera, e passava nei loro cuori e la sua mente e la loro amicizia passava nella loro mente in tutti gli angoli, come la grande lettera A, come il suo cuore di triangoli, che è pazzo.

 

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La luce scintillante delle balene continuava nel loro cuore che non passava mai di traverso.
La bambina era talmente stanca che non riusciva a chiudere gli occhi e il suo cuore non riusciva ad arrestare tutto l’amicevole che le scoppiava dentro.
Non avevano mai esitato di leggere la storia della mente dell’amicizia. Tutto il loro cuore era passato di grande gioia e tutti i gioielli passavano nella mente.
Ora tutto era nella casa di Lusin, questo era il nome della bambina, che ora era chiusa con la luna in una gabbia sprigionata.

Lei era bravissima e poteva andare in tutti i mondi fantastici che voleva: la luna, il treno della fièra, lo spaccadinosauroossa, il mare pieno di cose un po’ di schifo. Tutte le loro parole continuavano a fare un giretto: “Hey sono qui, amici, mi sentite?”
Al contadino non restava da dire che la D maiuscola nel loro cuore; le bambine erano rimaste incantate nel loro cuore incantesimato.

 

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Le streghe fan così: “hopi mama mu-ah-ah-a”. Danzano le ruote per i mari. Ma la canzone delle streghe era un po’ spaventosa. “Com’è possibile, uccello della primavera, aiutami tu!” Danzano la danza degli umani, usano la ruota per le streghe.
Il suo cuore passava di interroganza, come le brinde delle luci scintillanti. Pensano alle storie che guardano: il cagnolino scroccadito era molto bagnato e non pensava mai alla bambina e al suo cuore domato di gioia. Come il suo cuore passava di gioia, che tutte le sue robe impensibili erano passati. E poi due cani erano presi della propria età.

scale_la_voce_dei_colori

Le 6 dei campi, tutto era quasi finito, ma non la loro felicizza. Il loro cuore era quasi finito di luce e di gioia. L’incantevole bambina, e tutti, pensavano di non passare di posto come il suo pinguino slamatino. Quando venivano dalla grande pioggia tutti si spaventavano per il grande lampo di amicizia.
La bambina era molto triste nel grande treno della fièra con nessuno che le diceva “ciaooooo amica miaaa”.

 

scale_mele_voce_dei_colori
Il cuore è sempre stato passato dai miei amici che c’erano scritte delle cose interessanti. Le sue partigini non pensavano a un bambino che aveva una testa enoooorme. Ma le loro cose il cagnolino non era più solo, ma aveva due cagnolini astrocuffati. Il suo cuore era passato di gioia. Nelle luci di tutto quel mondo era stato inscintillato il loro posto.
Un quadro fu celebrato nella notte della nosse celebrata. Se ne va la bambina a casa.
Fine.

Alice, 4 anni e mezzo.

Ho poche certezze. Una è che mia figlia scrive meglio di me. Io trascrivo, perché lei sa fare solo la A maiuscola. Ma dentro a quel corpicino di quattremmezzenne ci sono troppe storie per lasciare che vadano nel vento.

la_voce_dei_colori_biblioteca

Le illustrazioni che le hanno suggerito questa storia vengono da questo libro.

copertina_la voce dei colori

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Comments

  1. Cristina says

    21 marzo 2015 at 12:25 pm

    Nessun adulto, nessuno scrittore famoso riuscirebbe a comunicare emozioni e sentimenti in questo modo. Grande Alice.

    Rispondi
    • Siro says

      21 marzo 2015 at 6:01 pm

      Io son di parte, è inutile. Ma ha scelto delle parole belle, le ha accostate in modo molto originale, dove non riusciva a esprimersi a inventato parole che mi lasciano incantata. Anzi, incantesimata. E mi riempiono di felicizza.

      Rispondi
      • Cristina says

        21 marzo 2015 at 7:39 pm

        Io l’ho davvero trovata geniale. Parla all’anima.

        Rispondi
  2. neve says

    22 marzo 2015 at 9:54 pm

    brava……hai scelto con delicatezza queste parole e il racconto…

    Rispondi
    • Siro says

      22 marzo 2015 at 10:00 pm

      In realtà ho proprio solo trascritto, giusto con un po’ di punteggiatura per aiutare la comprensione 😀
      (ciao, che bello rincontrarti).

      Rispondi
  3. Mariella says

    23 marzo 2015 at 4:02 pm

    Allora aspettiamo le prossime storie di Alice…magari le possiamo anche usare per raccontarle di sera… 😀

    Rispondi
    • Siro says

      24 marzo 2015 at 11:50 am

      Quella della principessa rosa l’hai letta? 😀

      Rispondi
  4. uoma says

    24 marzo 2015 at 5:35 pm

    “Sentiva dentro il suo cuore che i colori battevano forte ” è stupenda!!! D’ora in poi la userò sempre per spiegare la sinestesia!!!
    Bravissima piccola grande Alice

    Rispondi
  5. precariamamma says

    15 aprile 2015 at 3:33 pm

    Oddio ma è stupenda! Propongo di scrivere all’Accademia della crusca per inserire nel nostro vocabolario i neologismi di Alice

    Rispondi

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