Il lupo nelle fragole

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Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale.

15 aprile 2013 by Siro 18 Comments

“Per vedere come stanno le bestie feroci…“

O più semplicemente per accontentare i bambini, quelli più alti. Rispettivamente 1.64 e 1.80. Che quella di 87 cm non distingue ancora bene la bestia feroce dal gatto di polvere. E l’altra, quella alta meno di 87 e più di 51 (cribbio, i secondi figli fanno la madre snaturata), è ferma ancora ai bisogni primari (il famigerato acronimo PCN PappaCaccaNanna).
Siccome al colosseo ci hanno detto che i leoni non ci sono più, allora abbiamo pensato di vedere se, metti caso, li avessero spostati al bioparco.

Mi hanno aperto uno zoosafari a uno schioppo da casa (ah ah ah, ironia involontaria e anche un po’ becera), e io vado a Roma a vedere gli animali. Che infatti qual’è uno dei primi animali che incontro?
La gallina romagnola. Ecco. Andavo a Cervia e facevo prima.

Vi faccio vedere un po’ di foto. Disclaimer: fanno schifo. Non che io sia una fotografa provetta, ma in genere mi vengono meglio. Ma che volete, mi ero portata 6 bottiglie di vino, che faccio, me le riporto a casa? E così, a Roma, tre giorni di leggera euforia, pazienza se le foto sono un po’ sfuocate/scentrate/storte.
Ecco quindi un po’ di cose che abbiamo visto:

 
Abbiamo fatto un errore tattico. Siamo arrivati a ora di pranzo, quando gli animali stavano mangiando, con questi effetti:
Allora abbiamo pensato bene di andare a mangiare anche noi. Alice ha avuto anche un incontro ravvicinato del quarto tipo con un gabbiano, ovvero le ha gabbato (capito perché si chiama gabbiano?) il wurstel dall’hot dog, planando con nonchalance sul nostro tavolo e strappandoglielo letteralmente dalle mani. Evviva (che paura!).
Poi siamo tornati a vedere gli animali. Oh-oh. Non avevamo considerato l’ora della pennica.
 

Vi risparmio le foto delle tigri addormentate, degli ippopotami addormentati, della foca addormentata…
Abbiamo pensato allora di fermarci nel parco giochi, a goderci finalmente una bella giornata primaverile, in maniche di camicia.

Tornati dagli animali, Alice è rimasta colpita dai mandrilli.

Visto che il capo mandrillo insisteva nel farci vedere le terga, Alice si è tirata giù i pantaloni. “Che fai Alice?” “Mamma, guarda, anche io gli faccio vedere il culetto!”.
Di scimmie ce ne sono veramente a iosa, c’era anche una zona aperta, con piattaforme e corde, in cui una folta comunità di scimmie non-so-cosa passavano il tempo stravaccate al sole, in gruppetti di due o tre, intente a spulciarsi amorevolmente.

E poi ancora

 
e subito dopo
E infine, ecco quello che stavamo cercando.

Una bella gita insomma. L’animale più feroce che abbiamo visto è stato il gabbiano. Vedi un po’. Le cose non sono mai come te le aspetti.

Ecco. Appunto.

P.s. Ciao Enzo.

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Filed Under: animali, in viaggio, lupo nelle fragole

← From virtuality to reality. Ovvero la mia vacanza romana. E alfine corro. →

Comments

  1. elinor says

    15 aprile 2013 at 9:51 am

    Che bella cronaca del bioparco!
    Anche noi proprio ieri siamo stati al bioparco, complice una giornata quasi estiva. Ormai noi siamo di casa (saremo un po’ bestie anche noi?)
    Ieri mia figlia si è particolarmente entusiasmata osservando il lupo(e ti pareva! Le nostre figlie hanno proprio una passione in comune). In quel momento c’era poca gente, per cui dopo un quarto d’ora di reciproca osservazione da lontano, il lupo si è avvicinato fin quasi al vetro di protezione. Matilde era al settimo cielo, non ha fatto che parlare del lupo tutto il giorno e alla fine mi ha detto: mamma ma allora il lupo vero è buono!
    Naturalmente ti ho pensata…
    Un abbraccio

    Le scimmiette che praticano il grooming (trad. si spulciano)sono macachi del Giappone. Ormai sono un’esperta, potrei fare la guida del bioparco!

    Rispondi
    • Siro says

      15 aprile 2013 at 12:40 pm

      Quando torno a Roma allora ci andiamo insieme, ok? Evviva i macachi del Giappone, sono bellissimi.
      Quando siamo andati noi invece il lupo è rimasto là, lontanissimo. Alice è stata davanti alla vetrina almeno 15 minuti, ma lui non si è mosso. Poverina, ci è rimasta malissimo.

      Rispondi
    • elinor says

      16 aprile 2013 at 7:25 am

      Ma volentieri!
      Mi dispiace molto per Alice ma il lupo del bioparco di Roma di solito è piuttosto schivo. Spesso se ne sta nascosto e in altre visite precedenti noi non siamo riusciti a vederlo, neanche da lontano!

      Rispondi
  2. Veronica says

    15 aprile 2013 at 10:26 am

    silvia che paura questo gabbiano (a me tra l’altro fanno paura sul serio…). Questa del bioparco sarà un’altra tappa a Roma con le bimbe, dato che contiamo di andarci presto e che di solito mischiamo un pò di giri pigro-culturali (grandi appassionati io e Federico ma con ritmi slow e casuali come piace a noi) e attività con e per le bimbe che offre la città in questione. Un’altra a Roma sarà Explora e un’altra ancora sarà la Tana Liberi tutti, libreria indipendente per bambini e ragazzi con laboratori creativi e di lettura nel quartiere del Testaccio all’interno della Città dell’altra economia, che mi interessa tutta quanta. Vai con la lista…

    Rispondi
    • Siro says

      15 aprile 2013 at 12:41 pm

      Bello, quanta roba… quanto rimani? una settimana almeno! Aspetto il post così coglierò suggerimenti per la mia prossima visita.

      Rispondi
    • Veronica says

      15 aprile 2013 at 4:00 pm

      Si di solito quando andiamo stiamo minimo 5 giorni-una settimana, ma vediamo perchè quest’anno abbiamo un budget limitato, mannaggia

      Rispondi
    • Siro says

      15 aprile 2013 at 5:06 pm

      Se vuoi ti passo i contatti dell’appartamento che abbiamo affitato, costava molto meno che andare in albergo, e ha l’indubbio vantaggio della cucina…
      ha due camere da letto, una matrimoniale e una tripla/quadrupla, due bagni, la cucina e il posto auto.

      Rispondi
    • Veronica says

      15 aprile 2013 at 8:00 pm

      Non appena pianifichiamo te lo chiederò sicuro. Non sappiamo ancora se prima o dopo l’estate. Grazie Silvia.

      Rispondi
  3. antonellaVì says

    15 aprile 2013 at 12:28 pm

    Che bello!! No mamma, non è Peppa pig 😀 è magnifico !!!

    Rispondi
    • Siro says

      15 aprile 2013 at 12:37 pm

      Io le avevo detto: Guarda Alice, c’è Peppa Pig. Non ha realizzato che Peppa Pig è un maiale, le è pure scocciato che le dicessi così…

      Rispondi
  4. mammagari says

    15 aprile 2013 at 9:08 pm

    Uno dei più bei ricordi che ho è la visita dello zoo di Pistoia con i genitori & nonni…. E allo zoo di Barcellona mi sono innamorata di un orango che cullava il suo micro cucciolo prendendo a smatafloni il cucciolo adolescente che disturbava… Come sono monotona, riesco sempre a infilare un neonato nel discorso!
    Gli zoo non saranno il massimo per tanti motivi, ma sono un’esperienza meravigliosa per i bambini… Di tutte le età!

    Rispondi
    • Siro says

      15 aprile 2013 at 9:56 pm

      Allo zoo di pistoia siamo andati l’anno scorso, a Pasqua. Alice aveva un anno e mezzo, a un certo punto si è addormentata, Dalia era ancora nella pancia. Ma noi ci siamo divertiti un sacco! Mi rendo conto che per gli animali sia una sofferenza, ma è l’unico modo per conoscere “live” certi animali. A meno che uno non abbia soldi e tempo per andare a vederli nel loro habitat naturale, cosa che farebbe stare meglio loro e pure noi, di certo!
      Io infilo un neonato nel discorso da quando avevo 10 anni, vai tranquilla.

      Rispondi
  5. Mariangela Elena says

    16 aprile 2013 at 11:27 am

    Io non vado negli zoo. I bioparchi sono un po’ meglio. In ogni caso soffro quando vedo gli animali in gabbia. Punto.

    Rispondi
    • Siro says

      16 aprile 2013 at 3:10 pm

      Che ti devo dire? C’hai ragione Mariella. Quando uno c’ha ragione, c’ha ragione.

      Rispondi
  6. Iaia_Sparkling says

    16 aprile 2013 at 2:07 pm

    Ciao!
    ti ho assegnato un premio qui

    http://iaiasparkling.blogspot.it/2013/04/il-mio-primo-premio-sul-blog-il.html

    Baci!

    Rispondi
    • Siro says

      16 aprile 2013 at 3:17 pm

      Ciao Iaia, benvenuta e… grazie. Ho ricevuto altri premi la settimana scorsa e volevo proprio scrivere un post unico per tutti, inserirò anche il tuo. Ci vorrà un po’ di pazienza, ho una settimana un po’ incasinata, e parlare di sè è sempre la cosa più difficile (strano vero, per gente che scrive di fatti suoi su internet?).

      Rispondi
  7. Silvia - Mamma Imperfetta says

    17 aprile 2013 at 7:42 am

    E comunque ha ragione: il più bello è il coccodrillo rosso. E i mandrilli, ah i mandrilli, tra poco ne resterà affascinata. :-)))

    Rispondi
    • Siro says

      17 aprile 2013 at 8:06 am

      Ecco, Silvia, i mandrilli sono un tasto dolente. Perché la bambina già da tempo ha un lato sessuale molto sviluppato, e il babbo non la lascia avvicinare volentieri ai mandrilli…
      Meglio i coccodrilli di plastica. 😀

      Rispondi

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