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Mi chiamo Adolfo e sono un lupo.

2 febbraio 2013 by Siro 14 Comments

Mi chiamo Adolfo, e sono un lupo. […] 

Il bosco è la mia casa. 

Dentro c’è tutto quello che mi serve per vivere: papere, maialini, cerbiatti e altre golosità.

Molti dicono che sono cattivo, ma la mia non è malvagità. Noi lupi siamo fatti così.  

E’ nella nostra natura mangiare altri animali. Non possiamo farci niente. 

A volte, però, a me succedono cose che non capitano agli altri lupi. Ieri, per esempio…

Il lupo vede fra i cespugli una macchiolina rossa, non assomiglia a nessuno degli animali che conosce.

La cosa più bella che avessi mai visto

Corsi a nascondermi. 
Io ero così brutto. Come fare a parlarle senza spaventarla? Mi travestii da bosco e le chiesi:
– Che cosa sei, un angelo forse?

La macchiolina rossa dice di essere una bambina, sta andando dall’altra parte del bosco per fare visita alla nonna. Nel cestino porta – sorpresa – uno specchio. Se la nonna non riesce a stare nemmeno un giorno senza specchio, pensa il lupo, deve essere ancora più bella della bambina. La cerca. La trova. Ma la bambina-nonna è una delusione per il lupo, che per non averla più davanti agli occhi se la mangia.

 
– Cosa sei? – mi chiese la bambina – Mai visto in vita mia qualcuno più bello di te! 
Sei forse un angelo?
Ma avvicinandosi inciampa e finisce nella bocca del lupo.
Avevo appena trovato la mia anima gemella e già l’avevo persa. 
Scappai fuori per ululare il mio dolore alla luna.
Come finisce lo sappiamo tutti. Ma ne siamo sicuri?
Mi chiamo Adolfo e sono un lupo, un angelo-lupo. 
Questa è la mia nuvola…
Se volete leggere questa storia meravigliosa e soprattutto vedere tutte le bellissime illustrazioni, il libro è questo: 

In bocca al lupo
di Fabian Negrin
dai 4 anni in su, pagine 28, cm. 20 x 27

Premio Alpi Apuane “Miglior Albo Illustrato 2003”

editrice Orecchio Acerbo

“Cappuccetto rosso e il lupo, la nonna e il cacciatore. I personaggi sono quelli della famosa fiaba a tutti familiare. Già dai disegni, però, si intuisce che diverso è il carattere dei protagonisti, diversi i paesaggi e le atmosfere. Diverso, forse, anche l’epilogo. Un invito a non ascoltare il suono di una sola campana, a ricercare sempre le ragioni degli altri. Un invito di un autore solito a riflettere, e a far riflettere, sui luoghi comuni.”

Questo è decisamente un lupo nelle fragole. Di quelli che piacciono a noi insomma.

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Filed Under: lettera d'amore, libri, lupo nelle fragole, lupus in fabula, orecchio acerbo, piacciamenti

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Comments

  1. Anonymous says

    3 febbraio 2013 at 5:39 pm

    Lo cercherò sicuramente…..!!!!!!!!! Deb757

    Rispondi
    • Siro says

      3 febbraio 2013 at 9:45 pm

      Guarda ho messo il link perché ho visto che sul sito della casa editrice fanno il 15% di sconto. Io normalmente compro su amazon, ma questa è una casa editrice piccola e particolare, quindi io preferirei dare qualche soldino in più a loro che agli intermediari. 😉

      Rispondi
  2. Cristina says

    4 febbraio 2013 at 9:49 am

    Sul sito della casa editrice lo fanno anche scaricare in PDF ma lo comprerò lo stesso, vale lapena sostenere una piccola casa editrice che fa belle cose.
    Ho visto che ne hanno un sacco…

    Rispondi
    • Siro says

      4 febbraio 2013 at 10:05 am

      Sì, hanno dei libri bellissimi. Anche da adulti. Io ne ho vari, ce n’è uno sui miopi che è favoloso! Varrebbe la pena comprarli anche solo per il bugiardino che c’è dentro ogni libro, come se fossero medicinali.
      Cominciano così: COMPOSIZIONE. Ogni libro contiene: carta 75%, cartone 4,8%,colla 0,2%, inchiostro tipografico 5%, filo per legatoria 0,3%, plastica 0,1%, sudore 14,6%. Ecc. Fantastici.

      Rispondi
  3. caia coconi says

    4 febbraio 2013 at 7:54 pm

    sono in qesto momento con momo accucciolato sul divano
    gli ho letto qst post e domani andremo a cercare qst libro
    :*
    lui e’ un appassionato di lupi nelle fragole (conoscerai la zuppa di sasso… ecco quello e’ un suo cult!)

    Rispondi
    • Siro says

      4 febbraio 2013 at 9:22 pm

      Vedrai che bello visto dal vivo, ha delle illustrazioni bellissime. Ne ho anche altri illustrati sempre da Negrin, uno più bello dell’altro.
      La zuppa di sasso? Anche Cappuccetto Rosso ne andava matto, la preparava sempre per il lupo 😉
      e anche i sette capretti!

      Rispondi
  4. Alexa says

    5 febbraio 2013 at 10:22 am

    Bellissimo!! Appena il nano si riprende da un febbrone andiamo a cercarlo!

    Rispondi
    • Siro says

      21 febbraio 2013 at 1:07 pm

      Hey, l’hai comprato poi? Guarito il pupo?
      Son passati 15 giorni e spero ben di sì, ma le mie son malate da dicembre, quindi lasciamo stare…

      Rispondi
  5. Cecilia says

    20 febbraio 2013 at 3:48 pm

    Mi piace la storia e il post! Anche le illustraziooni sono dell’autore? E’ bellissimo inventare favole, sarebbe bello inventarle collettivamente un pezzo a testa per ogni blogger, ti ricordi quel vecchio gioco? (O lo facevo solo io?)

    Rispondi
    • Siro says

      20 febbraio 2013 at 4:44 pm

      Sì, anche le illustrazioni sono le sue. è un libro bellissimo.
      Il gioco della continuazione delle favole? certo lo facevo anche io, e lo faccio ancora, ma alice è nella fase che mi corregge se “devio” dalla favola tradizionale.

      Rispondi
  6. Meggie a pois says

    20 febbraio 2013 at 7:56 pm

    Ma che meraviglia questa favola! Trovo siano le letture migliori: sono leggere, eppure, per via della famosa morale, sanno far pensare anche i grandi.

    Rispondi
    • Siro says

      21 febbraio 2013 at 1:06 pm

      Ciao Meggie, ti avevo risposto ieri sera dal cellulare ma come al solito, non ce la si può fare.
      Riscrivo.
      Questa favola è bellissima, anche perché mette in atto quel ribaltamento di prospettive che io amo tanto, e da cui è scaturito anche il nome di questo blog.
      Pensa che questo libro l’ho comprato molto prima di avere figli, addirittura prima di conoscere colui che ne sarebbe stato il padre.

      Rispondi
  7. Elinor says

    1 marzo 2013 at 12:56 pm

    Mi segno anche questo!

    Rispondi
    • Siro says

      1 marzo 2013 at 12:58 pm

      Elinor, fai un giro sul sito di Orecchio Acerbo, hanno dei libri meravigliosi, uno più bello dell’altro.

      Rispondi

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