Scrivo talmente spesso, ultimamente, che sto per raccontare una cosa successa ad agosto. Siamo in macchina, verso il mare, io alla guida, Alice e Dalia sui seggiolini dietro. Passa il treno, che si sa, fa sempre entertainment con i bambini. "Alice, guarda, il treno!" Dico, indicando con il braccio teso verso il finestrino del passeggero. e poi?
Com’è accoccolante questo treno.
Com’è accoccolante questo treno. Peccato che i treni non facciano il solletico. Tutti i giorni in questo treno incontriamo delle persone, ma le loro labbra non parlano con il loro cuore, che peccato! e poi?
Una tranquilla domenica da fate lurdére.
Alzarsi alle 7.20, che le altre mattine ci vogliono le bombammano a tirare giù Alice dal letto, ma la domenica no. La domenica un pugno secco sul naso mentre si stira e poi l'urlo sottovoce (questa è perversione) all'orecchio: Mammhaaahhh è luceeee, andiamo giù a fare merenda? Voglio i pandistelle. Pannnatelle! Fa eco la sorella che entra sbattendo la porta contro il cassettone, in una coordinazione (rumorosa) tra personaggi che quando la vedi nei film dici Seeee, e invece, vedi? Succede proprio così. e poi?
Amare, aspettare, rispettare, addomesticare.
Mamma? Quando arriva il dado A.? Amore non lo so. Può darsi anche che non venga affatto, sai? Lui è fatto così. Dice che passa, ma poi non sempre lo fa. Mamma? Quando arriva il dado A.? Alice, non aspettarlo. Se viene, lo vedi. E sarà una bellissima sorpresa, se non lo stai aspettando. Ma a me piace aspettarlo, mamma. e poi?
Il ritorno della mammaminkia.
Cosa devo fare? Queste due mi fanno ridere. Di gusto. Di pancia. e poi?
- 1
- 2
- 3
- …
- 5
- Next Page »