Non è un filtro di Instagram, è proprio una foto originale di fine anni ’70. C’est moi, smack, ho rubato la settimana enigmistica a mamma e mi sollazzo nel terrazzo della casa al mare.
Ecco. Torniamo nel 2013. Ci siamo trasferiti nella casa al mare di mia madre dai primi di agosto.
Peccato che da quando siamo qua Alice non voglia andare in spiaggia.
Le è preso un attacco di principessite-sul-pisello acutissima.
No in spiaggia no mamma che c’è la sabbia e io mi insabbio le infradito nuove.
Le togliamo, amore.
No, che poi dopo mi insabbio i piedi.
Ma andiamo a fare un bel bagno in mare, dai.
Ma no mamma, che ci sono le alghe e a me le alghe mi fanno schifissimo.
E poi in spiaggia fa caldo e sudo. Mah. Forse non dovevo portarla in montagna. M’è tornata cambiata.
Io sto bene comunque, anche se la spiaggia mi manca. Più come idea in realtà, perché con due bimbe così piccole la vita da spiaggia non è esattamente quella che amavo quando ero sfigliata, ovvero bagni quando ti pare, solleone sulla pelle alle 2 del pomeriggio, aperitivi al tramonto, pile di arretrati di vanity fair consumati sul lettino, con la copertina stampata in negativo sulle cosce, che per tirarla via ci vuole lo scrub ai sali del mar morto.
Però amo stare in questa casa, che frequento da quando sono nata, che mi ha visto muovere i primi passi, imparare ad andare in bicicletta (sul terrazzo). Qui ho avuto i primi batticuori, qui passavo le serate, sempre sul terrazzo, a guardare le stelle e ascoltare la musica dalla piazza. Da qui, quando ero piccola e gli alberi non erano così alti, vedevo l’alba sul mare e il tramonto sulla pialassa.
Ora vedere i miei piccoli virgulti crescere qui, mi richiama prepotentemente alla memoria la mia infanzia.
Dalia comincia a camminare. Saprebbe fare già in realtà, spesso cammina appoggiata solamente alla mia gonna, o fa piccoli passi da sola fra il tavolino e il divano, ma ancora non si è lanciata da sola.
Anche Alice ha cominciato a camminare qui, in questa casa, a settembre di due anni fa.
Alice sta crescendo tantissimo. Adesso è decisamente una treenne. Quando ci si mette fa ancora capricci da record mondiale, ed è talmente testona e ostinata che quando parte per la tangente non ci si riesce proprio a parlare, non ragiona, urla e basta. Ma per lo più lo fa per stanchezza, quindi è QUASI prevedibile. Ma dimostra giorno per giorno la sua voglia di essere grande. Ha voluto a tutti i costi le infradito uguali alle mie, anche se sono nere.
E ha fatto tutte le sere la stessa insistente richiesta. E per insistente intendo rotolamenti sul pavimento.
Fino a che non ho ceduto.
Ora quindi, a proposito di Grande Gatsby, abbiamo una piccola Daisy, il suo caschetto dalle punte ricce ha inevitabilmente un mood terribilmente ’30s. How glam!
E io… io mi sono finalmente fatta fare un regalo. Ero titubante, ma avevo parecchi compleanni e Natali di arretrato, avevo chiesto a mia madre di stipare per un regalo grande. Continuavo a titubare, perché il momento non è dei migliori, ma mia madre mi ha detto che sul lavoro non si risparmia. E così…
ecco a voi Cloudia. Io le voglio già bene. Potete vedere nella foto tutte le gioie di lavorare da casa quando hai dei cinni in giro.
Peccato che il giorno dopo aver comprato la chiavetta della 3 (abbiamo entrambi i cellulari con 3 che a casa prendono benissimo), la connessione sia completamente sparita. Che chiul.
Qualche volta un timido segnale c’è, magari sulla porta del bagno, o sullo stipite della porta finestra laterale della sala da pranzo. Va bene che Cloudia è leggerissima, però…
Quindi, dopo aver lavorato tutto l’inverno da casa, al freddo e al gelo e in solitudine, ora che sono al mare sono dovuta andare a lavorare in ufficio (e deo gratia che un ufficio, se pur abusivo, ce l’ho). E quindi così. Estate atipica, tra ufficio e casa. Ma vabbè. Cerco di applicare i miei stessi consigli di relax ritagliandomi spazi per un riposino, un bagno fugace da sola, un aperitivo in casa, una serata a guardar le stelle con gli amici sul terrazzo, al fresco, con una bella birra ghiacciata in mano (dieta: ciaooooo!).
Tant’è.
Come vanno le vostre vacanze?
POST SCRIPTUM è il caso di dire proprio post, perché poco post che ho scritto questo post, e che non sono riuscita a postarlo perché non avevo più connessione, Dalia mi è venuta incontro con il suo sorriso a 4 denti e camminando da sola. Mi si è buttata fra le braccia e per la soddisfazione mi ha morso una spalla.
Evviva.
Abbiamo un altra runner. Data ufficiale di affrancamento da dito: 13 agosto 2013.
stellina says
amica!! attendevo con impazienza un nuovo post sul tuo blog…ed ora finalmente eccolo!!! adoro i tuoi post, adoro la tua foto da piccola…mi riporta a qualche anno fa quando conoscevo altrove Siro quella con la maglia di Sandokan, gli anni sono passati ed ora conosco Silvia e la sua bella famiglia! complimentoni a Dalia…brava piccolina, ora il mondo è tutto tuo! e complimentoni alla bella Alice che con i capelli corti ci piace un sacco.
un bacione grande grande a voi tutti!!!
Siro says
Ciao Stellina. A questa foto sono doppiamente affezionata, perché è una belle rappresentazione della mia infanzia, ma anche perché mi ricorda un bel periodo, in cui ho conosciuto persone virtuali che poi sono diventate parte reale e presente della mia vita, come te, Alexa, Cri, Santina, Demi.
Dalia è uno spasso a spasso. Veniteci a trovare a settembre se avete ancora qualche giorno di ferie!
Alice con i capelli corti è di uno chic pazzesco, adesso che mi sono abituata e che ho visto che i ricci sono rimasti, la adoro!
Speriamo che con i ricci siano andati via anche i capricci, ancora non abbiamo avuto modo di testarlo, cosa che depone a favore dell’eliminazione…
Un bacio.
Cristina says
Che dire…ha detto tutto Stellina. 🙂
In un certo senso sono anche io affezionata alla tua foto, quella è la Silvia che ho conosciuto ed è come ti ho immaginato per tanto tempo prima di conoscerti.
Un bacione.
Siro says
Quindi ci sari rimasta male quando hai scoperto che ero un po’ meno giovane, non ho più i ricci, e non entro più in quella maglietta di sandokan… 😀
Cristina says
A me sembri la stessa!
Anonymous says
Che bello ritrovare un tuo post!
Mi riconosco molto nel tuo sentimento che ti riporta all’infanzia. Anche io sono in vacanza nella stessa valle dolomitica dove sono cresciuta, e i ricordi affollano la mente! Sono poi circondata dagli amici d’infanzia, ciascuno con la propria famiglia, e vedere i nostri figli interagire tra loro é davvero emozionante. Per il resto il bberry non tace mai, e le 18 ore di lavoro al giorno sono alle porte. Muoro!!!!!
E.
Siro says
La tua valle è bellissima, ti ho seguita su Instagram e mi sono rinfrescata per benino. Non pensare alle 18 ore di lavoro su… ma magari sei già rientrata anche al lavoro?
Grazie per l’affetto, non muorire!!!
Anonymous says
Silvia cara che bello leggerti. Solo questo ti scrivo. E che bella la foto che ti ritrae da bambina. Vorrei scrivere e scrivere ma con l’I – phone faccio un po’ fatica . Tornerò presto con un nuovo abito . Sarai tra le prime con cui mi farò viva . Vero
Siro says
Carissima, grazie, quanto affetto ragazze, davvero, mi commuovete.
TI aspetterò, lo sai, non vedo l’ora di vedere il tuo vestito nuovo.