Salute per i miei cari.
Il 2013 è iniziato con un’ernia che ha bloccato a letto il mio compagno per un mese. Un inizio glorioso direi. Però in linea di massima non è andata male. L’unica malattia un po’ impegnativa delle bimbe è stata una bocca-mani-piedi per Dalia, che ha saltato Alice e si è attaccata invece a mia madre, che tuttora, a un mese di distanza, ha ancora mani e piedi spellati.
Poi mi è morta una prozia, ma lì non era un problema di salute, perché lei ci avrebbe seppellito tutti (e un giorno racconterò la sua incredibile storia), è più un problema di deficienti che investono vecchie in carrozzella sulle strisce pedonali. Il giornale locale l’ha bollato come un caso di malasanità. Certo, nel momento in cui lasciano un deficiente a piede libero. Ma purtroppo non esiste il ricovero coatto per imbecillità.
Lavorare di più, lavorare di meno, lavorare meglio.
Concentrata e reattiva, lavorare intensamente e poi a casa dalle mie bimbe, se lavorerò in ufficio. Oppure fuori con le mie bimbe, se sarò a casa.
Dire più no.
Certo che posso fare un consuntivo, certo che posso fare un preventivo. Ma anche no. L’amministrazione li farà meglio, a me sono utili ma mi portano via tempo, quindi no grazie. Evitare le persone tossiche e negative, quelle che minano la mia autostima o che cercano da anni di avvelenarmi l’esistenza.
Dire più sì.
Perchè i miei cari se li meritano. Allentare il controllo, fidarsi di loro, lasciarsi guidare.
Gran successo. Molta soddisfazione per me e per i miei, c’è ancora margine di miglioramento. Più sì in generale a me stessa, che me li merito. Che è ora di smetterla di fustigarsi e negarsi le cose. Lasciamoci vivere dunque.
Recuperare una vita, recuperare un punto vita.
Vivere di più nel qui e ora.
Basta essere sempre proiettata verso quello che devo ancora fare. Voglio pettinare tante bambole.E poi voglio mangiare, bere, ridere, fare l’amore.Voglio ritrovare il mio corpo, il mio stile, la mia femminilità. Rifarmi il guardaroba, magari cominciando da un paio di scarpe leopardate. Groar.
Scarpe leopardate non pervenute. Mannaggia. Niente guardaroba nuovo. Nuova consapevolezza però. Dici poco.
Leggere meno libri sui bambini.
Leggere più libri per bambini.
Ho già sul comodino una pila immensa di Rodari, Calvino, Munari… quelle robine che piacciono a me (e per fortuna non solo a me). Più tutti i libri che scoprirò quest’anno. Leggere comunque più libri.
E ballare di più, e amare ancora di più e baciare, molto, molto lentamente. Baciare piedini, rughe, ciccette, spalle larghe, gote rosse di affanno, lacrime di capricci, mani screpolate, fronti aggrottate, bue, occhi assonnati, labbra innamorate.
Illustrazioni sono tratte dal libro I bambini cercano di tirarsi fuori le idee dal naso |
E ci siamo!Tanti baci e tanti libri, Alice li ama sempre più, ciò mi riempie di gioia e orgoglio. Mi sono ripromessa di far vedere un po’ delle cose belle che leggiamo. La novità entusiasmante di quest’anno è stata che ora è Alice che fa scoprire a me libri bellissimi. Lei che li sceglie, li vuole comprare, li porta a casa da scuola. L’inizio di un’avventura bellissima.
Il 2013 mi ha portato anche delle sorprese. E mica da poco. La collaborazione con Trashic, per dirne una, e una bellissima amicizia con Caia.
Le amicizie sono state la bonus track di quest’anno pazzerello. Ho ritrovato amicizie storiche, ho rinsaldato amicizie nate come virtuali e diventate più reali del reale, ho fatto nuove amicizie (sia virtuali che reali, ma ormai questa differenza non ha più senso). Quando ti lasci andare di più, le energie fluiscono meglio e i sentimenti seguono.
E infine voglio cantare fino a sgolarmi, meno Virgola e più Led Zeppelin, meno principesse e più Drag Queen, basta Aleandro Baldi e vai con il rock and roll.
Veronica. Mentre dormono. says
Mi pare sia andato alla grande invece! La parte che avverto come più essenziale di tutte e’ quel concentrarsi sul presente, inteso come ogni possibile momento in cui possiamo respirare con calma, ben bilanciate sui piedi e godere di quello che abbiamo e siamo senza sempre essere sbilanciati in avanti. Come forse ormai saprai mi appartiene profondamente .una curiosità pazzesca: ma al marito piacerebbe essere casalingo, se fosse possibile? Per ciò che riguarda i miei buoni propositi se ti va sono li, nel mio penultimo post … Sono partita benissimo tranne bere meno coca cola
Siro says
Gli piacerebbe tantissimo! Lui adora stare a casa, riordinare, fare la spesa, cucinare, fare il pane e la pasta in casa…
sarebbe un sogno per entrambi!
Veronica. Mentre dormono. says
A me piacerebbe averlo in casa il pomeriggio presto, è già un grandissimo regalo quando capita e una festa – letteralmente- per noi tutte, soprattutto perché normalmente rientra alle 8 di sera. Ma l’idea di averlo fisso qui senza una dimensione sua fuori casa mi farebbe impazzire. Intendo dire: non vorrei mai e poi capitasse. E non certo per il troppo tempo passato insieme: amando lui cucinare, pulire ecc… lo vedrei troppo nelle mie cose, mi destabilizzerebbe proprio…
Siro says
Mah, io sono stata bene. Spesso andavo a lavorare in ufficio, talvolta invece restavo a casa. Lui comunque non ha una sua dimensione nel lavoro, perché fa un lavoro che non è propriamente la sua passione, ma l’ha sempre fatto al meglio. Purtroppo l’ambiente è frustrante per lui e ne soffre molto. Stando a casa potrebbe occuparsi di noi 😀 e magari riprendere a fare la ceramica.
firmatocarla says
Un 2013 ricco e confuso, pieno zeppo di cose in disordine. E qualcuna sta ancora arrivando per un bel valzer di gruppo con i miei neuroni…
Per cui, in questo 2014: rigore tra sì, no, lavoro, blog, famiglia. Rigorosamente in ordine inverso, però! In base a ciò che mi rimandano… ^_^
Siro says
per quello serve scrivere le cose. metterle in ordine sulla carta, o sulla tastiera, aiuta a far ordine nel cervello, a unire i puntini, a trovare un percorso anche dove sembra puro vagabondaggio. E tu scrivi parecchio cara, eh!
Buon 2014 carissima Carla.
Valentina says
Ciao! Buon anno! vorrei anche io avere compilato una lista ricca come la tua e soprattutto vorrei seguirla e mettere in pratica alcuni punti: dire meno no, dire più sì, vivere hic et nunc. Quest’anno a differenza degli altri anni in cui mi facevo un programma-mantra tipo il tuo, ho iniziato allacomevieneviene, non so se ho fatto bene ma visto come è andato il 2013 tanto vale provare…;)!
Siro says
Hey! Valentina! Ben tornata!
Diciamo che questa è un po’ una mappa di massima, per tenere la rotta. Nata come una ispiration board, stampata e tenuta davanti per ricordarmi dove voglio andare. Devo ancora elaborare la nuova mappa. Intanto volevo ripercorrere il viaggio.
Tu come stai? Che ne è del tuo blog?