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#SS autoreferenziale: Un anno col lupo.

19 gennaio 2014 by Siro 18 Comments

E dopo questo post la smetto.
Ma permettetemi di ripercorrere l’anno attraverso alcuni post. Ogni tanto rileggo indietro e mi accorgo di essermi dimenticata, ed è la mia vita.
Non riesco a fare una scelta, sono un po’ tutti scarrafoni a mammasua, quindi ne ho tralasciati pochi, fatela voi la vostra scelta, leggete solo quelli che vi incuriosiscono, o che vi ricordate e volete rileggere.
A me è piaciuto metterli giù così. Ho unito i puntini, come direbbe quello là (mica lo lasciamo riposare in pace, gli fischieranno continuamente le orecchie!).

Oggi è il mio compleanno, volevo festeggiarlo così.

Gennaio

Inizio l’anno in piena crisi, tanto  da intitolare il primo post Oddio, e se il lupo sono io?
Alice cerca di consolarmi scrivendomi una lettera: Mamma non ti arrabbiare. Da lì a capire qual’è il senso della vita il passo è breve, perché la felicità è un mestiere che si impara, e si insegna, da piccoli. 
Quando cerchi di mantenere buoni propositi ma non ce la fai, almeno prendila con ironia: Esci e corri. [questo post mi fa tanto ridere]
Come anche far la doccia con tua figlia ti può far capire cose essenziali sull’importanza del ribaltamento delle prospettive, soprattutto se ti fanno male i capelli.
Uno dei miei post preferiti, mi è dispiaciuto quando è uscito dalla top ten: parlo di un timore che mi ossessiona fin dalla fanciullezza, quel gran mostro della Ubris. Non sapete cos’è? dovete leggere assolutamente questo post, molte avversità della vostra vita troveranno finalmente un perché.
Un post in cui si parla di cacca e di piscia, quindi assolutamente mio. Certo che a gennaio io do proprio il meglio di me. Comunque io lo leggo e rido: Alice e il Cappellaio Matto vestito da Bianconiglio.

Ritrattini di mamme, dal punto di vista soggettivo della ritratta. Il primo che ho scritto è ispirato da una nota soubrette, ma qualche mamma così – ahimè – si incontra: vi presento Maria Soffiga.

Febbraio

Mi lamento un po’ (ma sempre ironicamente) delle tribolazioni notturne, perché le mie notti sono più lunghe dei vostri giorni, ma poi succede che la bambina, quella grande e un po’ capricciosa, ti apre spiragli di tenerezza impensati. E scopro anche una parola bellissima, survoltato.

A San Valentino cerco di combattere la tendenza alla ubris spalmando grazie e amore come nutella sui pancake: verso gli dei e verso i terreni. Un post che fa un po’ ridere e un po’ piangere, io lo amo molto.
Di come ho scelto il nome della secondogenita: un piccolo fiore sul mio petto.

Marzo

 

Mamma guarda… vedere il mondo con gli occhi di Alice. E poi uscire con le amiche e vedere il mondo fuori, con tante pubblicità divertentissime, alla notte dei leoni. O scappare col marito per vedere una mostra: evasi.
Lascio libero sfogo alla mammaminkia che alberga in me e racconto del linguaggio creativo di Alice. Festeggio con una lettera di Alice la festa del Babbo e poi comincio a fotografare con le parole le mie figlie, come in delle istantanee: di Alice e di Dalia.

Aprile

Comincia con un invettiva: sono tutti bravissimi coi figli degli altri. Rifletto poi sull’emisfero destro e l’emisfero sinistro, grazie ad una pubblicità proprio ben riuscita: sono il suono di una risata ruggente.
La vacanza romana che ha trasformato tante amicizie: from virtuality to reality. Nello stesso viaggio un bellissimo giro al bioparco, alla ricerca del lupo. Tornata a casa finalmente comincio a correre! E divento subito un fenomeno… A fine mese finalmente si va al mare.

Maggio

Fuggiamo di nuovo a vedere una mostra, ma questa volta poco lontano, facciamo i turisti per casa, poi racconto figure di emma (cose che mi capitano spesso), e scrivo alle bimbe cercando di spiegare loro il sessismo delle pubblicità. Mi lascio poi di nuovo andare alla mammaminkitudine, che soddisfazione. Il tempo mi sfugge, le giornate sono ancora di 24 ore, ma non sempbra, eppure ho controllato. Qui invece è dove scrivo tutta la mia stima e la mia simpatia cortesia e ampio parcheggio al ladro che mi ha borseggiato.

Giugno

Mese di rigenerazione. A giugno riannodo i fili e scelgo di rimpartire dalla base, dal semplice. Facile a dirsi… Si comincia dalla riorganizzazione. Si passa poi a una grande spinta automotivante: perché sia che pensi di farcela che di non farcela probabilmente hai ragione. Ritorno persino a scuola per un bellissimo corso che mi dà una carica pazzesca. Vi ho messo persino le mie esercitazioni. Un post molto divertente (scarrafone), quello in cui cerco di convincere Alice a dormire con la storia dei soldatini… Il mese si chiude con il primo compleanno di Dalia, auguri piccolo fiore, e con la nostra vacanza in montagna.

Luglio

I festeggiamenti continuano con il nostro anniversario, Alice ci regala una bellissima metafora sull’amore: Otto anni in astronave. Segue il racconto per immagini e suggestioni dei bellissimi monti delle Alpe di Siusi. Poi è la volta del compleanno di Alice, 3 fantastici anni, in odorama. Che vuol dire? che faccio il confronto con l’idea della maternità: alla nascita vs ora. Qualcosa forse è cambiato.

Agosto e Settembre

Siamo al mare ed è tempo di cambiamenti, crescite, primi passi. Riesco persino ad andare al cinema a vedere Wolverine, e dal cuore mi esce di getto un post liberatorio contro le zecche della società: Principessina del cazzo. Questo è uno dei post più amati di sempre, e mi fa piacere.
Un posto per lavorare, un po’ Open Office, un po’ in un ufficio vero.
Autumn is the new spring, quindi faccio di nuovo il punto della situazione e riparto. Ma io sto sempre a fare punti della situazione?

Ottobre

Maria Soffiga ha finalmente un’amica, la amatissima e temutissima Mom in Suv! E a proposito, voi lo sapete cos’è un guidore? Ve lo spiega Alice. E vi spiega anche come fare la piadina, grazie ad un ingrediente segreto. Ma scopriamo anche, insieme a lei, cosa vuol dire l’amore, a 3 anni. Qui vi svelo invece un mio segreto (di Pulcinella), le bimbe c’hanno il babbo in gamba, si parla di pannolini (come metafora dell’universo, probabilmente). A ottobre facciamo un bellissimo viaggio, ci incontriamo con i nostri amici romani e scopriamo che esistono ancora i coloni. Infine faccio quello che mi viene meglio, cioè mi piglio per il kiulo da sola: cose che ho imparato sulla maternità (la mia).

Novembre

La famiglia moderna: le bimbe coi nonni, la mamma in ufficio, il babbo a fare il pane. Fosse sempre così (questione di sensi di colpa).
Poi parlo dei soprannomi delle bambine – giusto per essere certa al 100% che mi odino quando rileggeranno questo diario in un futuro imprecisato – Dazzilla e Aliciantropa, per cominciare, poi anche D-Alien, così, per gradire. Nel mio viaggio incontro alle mie paure aggiungo un’altra tappa e un’altra tacca: torno a Bologna a incontrare i miei compagni di università dopo secoli: ricordate cosa ho messo in valigia?
Di alberi e di denti, di cose che vanno e di cose che vengono, prese con una certa qual leggerezza e un sorriso accennato.

Dicembre

 

Continuo il mio flusso di coscienza con Vita e casa, che certe volte ti tocca muoverti per poter rimanere fermo, io mi muovo per poter rimanere qui. Infine vi racconto i miei goffi tentativi per indurre Alice ad affrontare la vita con più allegria: tentativi di costruzione di condizionamento pavloviano all’entusiasmo.

ANNO FINITO, BUON APPETITO.

Qua e là ho parlato di libri (soprattutto di lupi): In bocca al lupo; la trilogia di Munari: Cappuccetto Bianco, Cappuccetto Verde e Cappuccetto Giallo; libri in attesa di essere letti; libri immaginari raccontati da Alice.

E avevo una rubrichetta chiamata NutriMenti, con post di segnalazione di cose molto creative e suggestive: 1, 2 (sui libri), 3.

Cos’è il surfing sunday? Nasce da una rubrica di Laura, “Il meglio della settimana”, una selezione dei post che le sono piaciuti di più nel corso delle sue peregrinazioni nel web. L’idea mi è piaciuta molto, quindi la ripropongo anche io. 
Con varianti: A) Periodicità ad mentula canis (per chi non sa il latino, avete capito bene, la mentula non sta sotto il musolo, ma più giù, diciamo tra l’anolo e la panzula).

B) Non ci importa del criterio di freschezza. A me piacciono anche post stagionati.

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Comments

  1. PrecariaMamma says

    19 gennaio 2014 at 3:07 pm

    Oh, io me li ricordo praticamente tutti i tuoi post. E sono anche la prima a commentare. Cosa ho vinto?
    Il privilegio di farti gli auguri!!!

    Rispondi
    • Siro says

      19 gennaio 2014 at 3:29 pm

      Hai vinto un posto fisso… nel mio cuore. 😀
      Ma noi avevamo un appuntamento? Ma ce lo siamo dimenticato? Ma bravissime!

      Rispondi
    • PrecariaMamma says

      19 gennaio 2014 at 3:55 pm

      io non avevo dimenticato, ma vista la tua assenza dalla rete ho immaginato che fossi il altre faccende affaccendata. Poi ci sono stati cambiamenti anche nelle giornate di riposo del marito. Insomma, alla fine quel giorno siamo andati a trovare amatissimi zii 🙂

      Rispondi
    • Siro says

      19 gennaio 2014 at 6:30 pm

      Mi sa che ero impegnata in un’altra rete, quella… idraulica. Sottili metafore.
      Riorganizziamoci.

      Rispondi
  2. Valentina says

    19 gennaio 2014 at 3:39 pm

    anche io me li ricordo tutti i tuoi post!!!! ti leggo sempre e per risponderti al post precedente: prima o poi torno a scrivere, ho così tanti pensieri e un progetto così grande e impossibile da realizzare che se si avvera (con un limite temporale di due tre anni) mi metto a vendere autostima agli angoli delle strade!!!!!!

    Rispondi
    • Siro says

      19 gennaio 2014 at 6:32 pm

      Ma uau! Non vedo l’ora di sapere-vedere-scoprire. Tanti in bocca al lupo, mi metto in coda alla vendita dell’autostima da passeggio.

      Rispondi
  3. firmatocarla says

    19 gennaio 2014 at 3:56 pm

    Ma allora auguriiii ^_^ !
    Questo è il più bel regalo, almeno per me <3.
    Ti seguo relativamente da poco e ho sempre avuto il desiderio di leggerti tutta (hihihi). Ecco, così posso farlo tramite i tuoi occhi.
    Perché averne voglia , ma non il tempo, resta solo utopia. Stasera mi metto comoda alla tua finestra ^_^

    Rispondi
    • Siro says

      19 gennaio 2014 at 6:33 pm

      Se li leggi tutti praticamente mi leggi tutta. Mancheranno anche quelli degli anni precedenti, ma sono pochi e brevi. Comincia dall’inizio e leggi un mese ogni domenica… 😀

      Rispondi
  4. Federica Venturelli says

    19 gennaio 2014 at 6:03 pm

    bello il tuo blog, ti seguo con bloglovin!

    Rispondi
    • Siro says

      19 gennaio 2014 at 6:36 pm

      Grazie Federica, benvenuta! Ricambierò la visita la più presto.

      Rispondi
  5. mammagari says

    20 gennaio 2014 at 8:47 pm

    Che meraviglia di post! Auguri 🙂

    Rispondi
    • Siro says

      22 gennaio 2014 at 4:43 pm

      Ma grazie! Ci ho messo una settimana a scriverlo 😀

      Rispondi
  6. elinor says

    21 gennaio 2014 at 11:43 am

    Anche se in ritardo, auguri Siro!
    Ultimamente sono sempre di corsa e mi sono persa un bel po’ di post, ma conto di recuperare!

    Rispondi
    • Siro says

      22 gennaio 2014 at 4:44 pm

      Grazie elinor, gli auguri van bene sempre, noi poi festeggiamo anche i non-compleanni, da bravi wonderlandiani!

      Rispondi
  7. Giulia says

    21 gennaio 2014 at 3:06 pm

    ma…ma…
    non mi dire che riesco a leggerti e commentarti da qui!
    anche se a tempo limitato
    🙂
    auguri Lupo!

    Rispondi
    • Siro says

      22 gennaio 2014 at 4:45 pm

      Un miracolo!!!!
      Adesso mi devo aspettare che i commenti si autodistruggano in 5 – 4 – 3 …

      Rispondi
  8. Giulia says

    21 gennaio 2014 at 3:07 pm

    che bel post!
    🙂

    Rispondi
    • Siro says

      22 gennaio 2014 at 4:46 pm

      Ma che fatica! Il primo e l’ultimo di questo genere!
      Ma mi è piaciuto molto scriverlo, quante cose che ho fatto, scritto, imparato. A uno sembra di essere sempre fermo invece…

      Rispondi

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