Chiacchieravo con un amico di lingua e dialetto. Da sempre lui viene e poi fugge, attirato e respinto dalle sue radici. Ora ha un progetto che lo porta a leggere dei sonetti in romagnolo, la lingua dei nostri nonni e, un po' meno, dei nostri genitori. Leggere in questa lingua (potete dirmi che è un dialetto, ma l'italiano i miei nonni l'hanno imparato da adulti, quella era la loro lingua madre) lo ha portato a capire meglio la sua terra. E anche io ho fatto alcuni pensieri. e poi?
Di treni e di baci.
Jianping Xu aveva 46 anni. Chissà qual era fra le ragazze fin troppo gentili del "nostro" ristorante cinese, quello in cui sorridiamo complici tutte le volte, da dieci anni a questa parte, quando leggiamo "anche d'asporti" sulla copertina del menu. È un pensiero idiota - penso pensandolo - ferma al passaggio a livello dove il giorno prima Jainping Xu è stata travolta dal treno. Mi vien da pensare che forse aveva fretta di andare a casa, magari doveva aiutare i figli a fare i compiti, magari aveva sonno, o era in ritardo per vedere una sua cara amica, a cui voleva raccontare di e poi?
Dicono sia una donna, ma lei si sente lupo.
Sentirsi donna, a tratti lupo. e poi?
Allo specchio.
In queste settimane il mio pensiero vortica intorno allo specchio. Buon compleanno a te, che affondi la lingua nell’invisibile convertendo in specchio le parole. e poi?
I ragazzi che si amano non stanno in bolla.
Ho fatto questa foto tantissimo tempo fa. Credo due anni fa. L'ho messa sul mio profilo Facebook, come copertina. Mi hanno detto bella. Lo è. Qualcuno mi ha detto l'orizzonte è storto. Lo è. Ma va bene così. Ma non ho motivato. Oggi lo faccio. e poi?
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