Certe volte penso di pretendere troppo da me stessa. Ma soprattutto pretendo le cose sbagliate.
Non si può piacere a tutti,
non a tutti quelli a cui piaci ti vogliono bene,
non tutti quelli che ti vogliono bene te lo dimostrano,
non tutti quelli che te lo dimostrano te lo dicono anche.
Uno su mille non ti sputa in faccia. Sono già cose.
A stare fermi si agitano meno le acque.
Ma non si esce dalla palude.
Ma non bere melma, alle volte, son già cose.
Che se un cliente insoddisfatto e un’amica che ti ferisce per sbaglio, solo perché le due cose capitano nello stesso minuto, ti affossano l’autostima, forse la suddetta autostima non partiva esattamente da altissime vette.
Che delle volte devi esercitare l’autostima fidandoti di te, anche se a volte ti sembra di non vedere dove stai saltando, ma sapendo che sei forte, orsù ce l’hai sempre fatta, perché stavolta dovrebbe essere diverso?
Già che ci sei, cerca di buttarti nel vuoto con una certa eleganza.
Comunque io ora mi siedo qui, in un angolo.
Comincio dall’osservazione.
Sto ferma qui e guardo loro vivere.
Mi diverto per procura.
P.s. Esticazzi.
P.p.s. Mi scusassero i piedi coloro che se ne sentono urtati.
precariamamma says
Guardare i bimbi giocare è una terapia efficacissima. Io ne farei abuso, se non fosse che i miei figli giocano tranquilli per non più di 5 minuti al mese. Per tutto il resto, esticazzi.
Siro says
Ah beh anche le mie. Comunque questo post era in bozza da tanto, ma la sera son sempre così stanca che non lo sistemavo mai…
Siccome sentivo che mi stava rimontando l’allegria sulfurea e assurda ho pensato di postarlo subito, che poi torno idiota e questo mi toccava buttarlo via 😀
Comunque l’esticazzi coma way of life è una meraviglia. Funziona. Altro che supercalifragilistichespiralidoso. Ed è pure più facile.